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Minacce

Attraverso le attività che si svolgeranno nell'ambito del progetto si procederà a contrastare il declino della specie in Italia peninsulare mediante la riduzione di una serie di minacce che investono il territorio.

Pertanto si cercherà di ricostituire una popolazione vitale della specie  a partire dalla conservazione del suo habitat nel contesto agropastorale e al contempo studiare le esigenze ecologiche della specie nel nostro territorio.

Tra le principali minacce si segnalano:

1) la drastica riduzione della popolazione peninsulare italiana
La popolazione di Tetrax tetrax in Puglia, che è l’ultima presente in Italia peninsulare, è a gravissimo rischio di estinzione sia per cause esterne (v. minaccia 2), sia interne come il pericolo di inbreeding (ripetuti incroci tra consanguinei che portano tra le conseguenze l’infertilità). Tale minaccia deriva in parte da altre minacce presenti in passato, come il bracconaggio e la messa a coltura dei pascoli naturali, ma che oggi risultano non più attuali. Infatti la creazione di uno status di protezione legale per le aree interessate dal progetto (parchi nazionali, SIC, ZPS) e la progressiva riduzione dell'attività venatoria (sia legale che illegale) che si riscontra da alcuni decenni in Italia hanno fortemente ridimensionato questi originari fattori di minaccia. Oggi l'estrema riduzione della popolazione rappresenta una minaccia in sé in quanto l’attuale esiguo numero di esemplari non permette un recupero della popolazione senza una politica attiva di conservazione sulla specie (ripopolamenti e miglioramento habitat). 

2) l’impatto delle attività antropiche
Il passaggio da un'agricoltura tradizionale ad una altamente meccanizzata sulle aree agricole ha causato un incremento notevole dell'incidenza negativa dell'attività agricola sulla Gallina prataiola, dovuta sia all'utilizzo di macchine agricole che alla precoce raccolta dei prodotti agricoli (grano e foraggiere), favorita dall'utilizzo di cultivar precoci. La frequentazione delle aree di potenziale riproduzione da parte di raccoglitori di funghi e di altri prodotti (erbe spontanee, chiocciole), nonché la costante presenza di fotografi naturalisti e birdwatcher, è ulteriore causa di disturbo. Benchè le arene di canto (lek) dei maschi di Tetrax tetrax siano ubicate solamente in aree a pascolo, le femmine possono deporre le uova anche in aree cerealicole prossime alle arene di canto. La meccanizzazione in agricoltura, con l’utilizzo di trattori, mietitrebbie, ecc., unita alla raccolta del prodotto nel periodo riproduttivo per la Gallina prataiola, in assenza di un'adeguata tecnica di raccolta (che permetta ad esempio l’utilizzo di barre d'involo e di modalità di sfalcio che consentano agli animali di allontanarsi in aree di rifugio), rappresenta un importante fattore di mortalità sia per le femmine che per uova e piccoli e comporta l’impossibilità di completare il ciclo riproduttivo in seguito alla trebbiatura precoce. Analogamente il disturbo causato dalla presenza di frequentatori dell'area sull'esigua popolazione residua di Gallina prataiola in Puglia, può determinare un ulteriore calo di produttività e conseguentemente può essere una concausa nell’estinzione locale della specie i cui individui sono al disotto della minima popolazione vitale.

3) la carenza di conoscenze sulla biologia della specie in ambito regionale.
Pur non trattandosi di un fattore direttamente limitante, la carenza di informazioni, unita anche all’assenza di strumenti di pianificazione ( piani d’azione nazionale e locale), rappresentano una grave limitazione nella messa in atto di azioni di conservazione efficaci. Infatti, molto spesso si conoscono i fattori negativi ma non le cause (es. scarsa produttività). In particolare, carenze importanti riguardano: produttività; sopravvivenza; caratteristiche ecologiche determinanti la scelta dei siti di sosta, svernamento e riproduttivi della specie. Le scarse conoscenze sulle esigenze vitali della specie a livello nazionale e locale incidono sull'individuazione di ulteriori fattori penalizzanti del successo riproduttivo di Tetrax tetrax.

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© 2014 CENTRO STUDI NATURALISTICI - ONLUS - CIF. 03702310719 . Tutti i diritti riservati. Testi: Maurizio Gioiosa, Vincenzo Rizzi, Matteo Caldarella, Maurizio Marrese - Traduzione in spagnolo: Gemma Patscot - Fotografíe: Matteo Caldarella, Vincenzo Rizzi. - Crediti - sinkronia