Azione A1 Formalizzazione di una struttura di coordinamento del progetto e
completamento attività autorizzative e amministrative
Tale struttura ha il compito di avviare, in prima battuta, l’iter procedurale (protocolli d’intesa, delibere e autorizzazioni) per l’avvio delle attività e per l'attivazione di partenariati, gare e contratti. Sono stati inoltre sottoscritti i protocolli d’intesa tra beneficiario coordinatore e associati per la regolamentazione dei rapporti in conformità alle norme amministrative standard. La struttura di coordinamento è costituita da un rappresentante della Provincia (beneficiario coordinatore del progetto e da rappresentanti di ciascun beneficiario associato. La struttura di coordinamento sarà localizzata presso gli uffici del beneficiario associato responsabile dell'azione che ne curerà la segreteria.
Azione A.2: Inventario scientifico – caratterizzazione faunistica
Gli studi preliminari sulla specie obiettivo del progetto consistono in attività di rilevamento di dati faunistico ambientali secondo metodologie già collaudate e la restituzione dei dati in relazioni ed inventari anche cartografici finalizzati all’ottenimento di dati utili al raggiungimento degli obiettivi.
Sono in corso studi relativi all’attuale distribuzione della specie e nelle aree potenzialmente idonee del Tavoliere-Gargano-Murgia, ricomprese nei due Parchi Nazionali pugliesi Gargano e Alta Murgia e nel Parco Regionale delle Chiese rupestri del materano con il rilievo dei principali parametri ecologici e conservazionistici, con la realizzazione di apposita cartografia.
Per le attività di rilevamento dei dati faunistici previste dall’azione A2, saranno utilizzate metodologie appropriate per la specie che consistono essenzialmente nell’utilizzo di punti di osservazione ed ascolto per la verifica dei siti riproduttivi e per l'osservazione del comportamento della specie (in termini di scelta degli habitat e uso del territorio). Tali attività saranno condotte come di seguito descritto:
- Verifica bibliografica;
- Verifica cartografica;
- Individuazione della maglia 1x1 km per la verifica puntuale su quadrati di 100/ha nelle aree idonee;
- Attività di campo primaverili per la verifica della presenza di siti riproduttivi (periodo marzo-maggio) e dei maschi al canto/lek;Verifica presenza lek;
- Verifica delle coppie nidificanti/tasso di involo (giugno-settembre);
- Verifica dispersione esemplari/raggruppamento invernale (ottobre-gennaio);
- Comparazione dei risultati e redazione della relazione conclusiva completa di individuazione delle core areas per la specie ove realizzare le successive attività di restocking.
Il rilevamento dati sarà effettuato all’interno delle ZPS. Solo nel caso di segnalazioni di presenza della specie da parte di birdwatchers/ornitologi all’esterno delle ZPS, il rilevamento dati sarà realizzato in aree limitrofe onde verificare la presenza e accertare eventuali siti di nidificazione.
Si prevede inoltre di censire le collezioni ornitologiche presenti presso musei, ma anche presso privati, con lo scopo di creare un data base degli esemplari tassidermizzati già presenti nelle collezioni e consentire, attraverso l'azione A7, di prelevare campioni da inviare al laboratorio per le analisi genetiche.
Azione A.3: Inventario scientifico – caratterizzazione floristico vegetazionale degli habitat di presenza di Tetrax tetrax
L'azione prevede la caratterizzazione e catalogazione degli elementi floristico-vegetazionali dell’area d’interesse come di seguito specificato.
FLORA: erborizzazione delle specie vegetali mediante determinazione della flora dell’area d’indagine. In questa indagine si considera la flora vascolare sia sulla base di analisi bibliografiche che di dati e rilevamenti direttamente in campo. Tale campionamento si basa sul modello del progetto europeo di cartografia floristica (CFCE/MTB) già ampiamente applicato dai paesi europei. Il quadrante è l'unità cartografica di riferimento e a esso sono riferiti i dati di presenza/assenza di ogni specie. Ogni quadrante è suddiviso in 4 settori e ognuno di essi, a sua volta, in ulteriori sottosettori per un maggior dettaglio. Per la determinazione dei singoli taxa si utilizzano i manuali Flora d’Italia (Pignatti, 1982) e Flora Europea (Tutin et al., 1993) e come confronto gli aggiornamenti della Annotated checklist of italian vascular flora(Conti et al., 2005). Il trattamento informatico dei dati floristici viene effettuato mediante fogli di calcolo e software geografici GIS.
VEGETAZIONE: L'analisi della vegetazione viene eseguita con il metodo fitosociologico.
HABITAT: Il metodo di classificazione degli habitat di interesse comunitario applicato a Natura 2000 è stato fondato su criteri di tipo botanico (floristico e vegetazionale, come indicato in ambito europeo (metodi come CORINE biotopes, oppure EUNIS). Per la Regione Puglia non ci sono ancora riferimenti specifici.
Pertanto si procede secondo la logica fissata dalla Direttiva europea e, per la determinazione delle caratteristiche degli habitat, utilizzando l’Interpretation Manual of European Union Habitat, prodotto dalla Commissione Europea DG Ambiente e da manuale Italiano d’Interpretazione degli Habitat.
Tale azione è fondamentale per conoscere i dettagli qualitativi (disponibilità trofiche, idoneità, qualità degli habitat, tipo di habitat etc.) e quantitativi (superfici habitat, uso del suolo, pressioni, etc.) dell’area di progetto utili per la realizzazione delle azioni concrete di conservazione (C1 e C3 in particolare).
Azione A.4: Aggiornamento delle schede Natura 2000
L'azione prevede l'aggiornamento dei dati sulla presenza della Gallina prataiola nelle schede natura 2000 delle ZPS IT9110038 Paludi presso il golfo di Manfredonia e IT9110039 Promontorio del Gargano, IT9120007 Alta Murgia, IT9220135 ZPS Gravine di Matera.
L'aggiornamento sarà effettuato entro l'ultimo anno del progetto, sulla base dei dati scaturiti dalle azioni A2 ed C3, e trasmesso alla Regione Puglia per i successivi adempimenti. L'aggiornamento si renderà necessario esclusivamente per le ZPS pugliesi in cui ragionevolmente si può ipotizzare nel medio termine la costituzione di nuovi nuclei della specie.
Azione A.5: Piano d’azione interregionale per la salvaguardia della Gallina prataiola (*Tetrax tetrax)
L’azione prevede l’elaborazione di un Piano di azione interregionale per la specie che indichi le misure necessarie per evitare l’estinzione della specie in Puglia. Il piano una volta redatto sarà sottoposto al parere dell’ISPRA che ha una notevole esperienza in merito; avendo già elaborato piani d'azione nazionali per altre specie avifaunistiche minacciate, e dei tre Enti Parco.
Per realizzare il piano di azione sarà organizzato un workshop iniziale al quale parteciperanno gli esperti che operano per la salvaguardia della specie a livello italiano ed europeo e che collaboreranno alla stesura del piano.
Il Piano di azione verrà approvato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia e dall'Ente Parco Nazionale del Gargano (in quanto le aree di rilascio sono localizzate nella ZPS Paludi presso il golfo di Manfredonia).
Il piano d'azione fa riferimento ai documenti ufficiali disponibili e, in particolare, all'European Union Action Plans for 8 Priority Birds – Little Bustard (de Juana E., C. Martinez – 1997). Le minacce e le azioni previste da tale documento saranno confrontate con la situazione attuale in Italia aggiornandole e adattandole alla realtà regionale di distribuzione della specie.
AZIONE A.6: Redazione del progetto esecutivo del centro di riproduzione per la Gallina prataiola (*Tetrax tetrax)
L'azione prevede la redazione del progetto esecutivo del centro di riproduzione (azione C2) da parte di un tecnico abilitato, conformemente alla normativa nazionale vigente, sulla base dell'esperienza acquisita dal centro di riproduzione francese di cui al progetto LIFE04/NAT/FR/000091
AZIONE A.7: Indagini genetiche e morfologiche
Le indagini preliminari effettuate dal CSN Onlus per verificare la fattibilità del presente progetto LIFE rendono plausibile l’ipotesi di poter verificare le località di provenienza degli esemplari per il ripopolamento.
Attraverso l‘azione A2 si procederà a raccogliere un numero di 50 campioni di materiale organico (penne, derma) da esemplari musealizzati delle varie popolazioni. I campioni, una volta confezionati, verranno inviati al laboratorio di analisi genetiche che provvederà ad effettuare le indagini del caso.